Il nucleo antico di Palazzo Aldini Sanguinetti è il risultato di numerose trasformazioni avvenute nei secoli. Il fabbricato medievale fu trasformato dalla famiglia Riario Sforza nel 1500 e, alla fine del settecento, il palazzo passò al conte Aldini che lo ristrutturò completamente in stile neoclassico. Donato al comune nel 1986, raccoglie ora la preziosa raccolta di libri, di strumenti musicali antichi e quadri appartenuta a Padre Giovanni Battista Martini, grande musicologo europeo della seconda metà del 1700.
Un allestimento calibrato, quasi interamente in vetro, rende compatibile l’esposizione con la lettura del monumento: le vetrine automatizzate e gli apparati s’inseriscono nelle pause decorative della scenografia interna. Ogni sala è illuminata con una sola sorgente luminosa che sostituisce i vecchi lampadari.